La Biricoccola è un’azienda agricola biologica familiare situata a San Benedetto Po (MN)
Nelle parole di Barbara Rodella per La Gazzetta di Mantova:
Dalla cattedra alla campagna mantovana: «Ecco l’azienda biodinamica»

Il reportage della Gazzetta
Il servizio di Pianeta Verde
La nostra storia
Probo e Lina allevavano una ventina di mucche da latte e coltivavano i loro 8 ettari di terra per la produzione del foraggio. Alla scomparsa di Probo, Lina ha affittato la sua terra essendo ormai troppo anziana per lavorarla da sola. Nel 2009 quando Onesto, il loro unico figlio che lavorava come insegnante alle scuole medie, è andato in pensione, ha deciso di dedicarsi alla terra che aveva ereditato.
Così è iniziata la sua avventura insieme alla moglie Carla che, dopo una vita lavorativa trascorsa come educatrice in vari servizi sociali, si unisce alla nuova esperienza. I tre figli grandi hanno ormai preso ognuno la propria strada e li sostengono a distanza. Decidono di coltivare la terra con metodo biologico, del tutto naturale, per bonificare il terreno, farlo ritornare alla sua naturale fertilità, promuovere la biodiversità, avere prodotti buoni, con i sapori autentici, ricchi di proprietà nutritive e senza residui chimici. Non vogliono respirare sostanze tossiche mentre lavorano e nemmeno costringere i vicini a farlo, e il metodo biologico lo garantisce. Vogliono fornire dei prodotti sani, magari un po’ meno belli da vedere rispetto a quelli cui la grande distribuzione ci ha abituati, ma buoni e naturali. I frutti non sono tutti uguali, non sempre sono lucidi, perché la pianta non li fornisce “in serie”ma ogni frutto o ortaggio presenta il suo vero aspetto e sapore originale.
Decidono così di impiantare un frutteto biologico scegliendo di mettere un po’ tutti i tipi di frutta che cresce nelle nostra zona. Avremo così vari tipi di mele: da quelle antiche a quelle autoctone, poi prugne, albicocche, biricoccole, pesche, pere, kiwi, melograni. E in piccole quantità nespole, azzeruoli, fichi, sorbe, cachi, giuggiole…
La difesa delle mele dagli insetti avviene attraverso le reti. I trattamenti, sempre nel rispetto del disciplinare del biologico, vengono fatti utilizzando prodotti naturali, rocce macinate, preparati biodinamici: la finalità è quella di aiutare le piante a rinforzare le loro difese e il suolo ad arricchirsi di vita.
La qualità del suolo è fondamentale: la presenza di grandi quantità di batteri, funghi, lombrichi e altri organismi generano humus che rende le piante più sane e vitali e quindi anche i frutti.
Al frutteto è seguita poi l’impianto dell’asparagiaia. Qui a San Benedetto Po, sede di un’abbazia benedettina, i monaci già nel Medio evo, coltivavano una particolare specie di asparagi, che ora sono stati recuperati. La zona comunque ha una terra adatta a questa coltivazione. Anch’essi vengono coltivati con metodo biologico.
Vi è poi la coltivazione, caratteristica mantovana, delle zucche e anche, in minore quantità, di altre orticole: insalate, legumi e ortaggi vari. E non potevano mancare le api, i preziosi impollinatori così importanti e così minacciati dai pesticidi.Una parte dei prodotti viene trasformata in succhi, composte, confetture, tutti certificati biologici.
La vecchia stalla, parzialmente restaurata, ospita un “Punto Vendita” per la vendita diretta al pubblico dei prodotti biologici. Sul tetto di questo stabile, un impianto fotovoltaico da 20 KW produce energia per l’irrigazione e per il funzionamento delle celle frigorifere.
Ad affiancare Onesto e Carla nella loro avventura, ci sono i Wwoofers, persone che provengono sia dall’Italia che da paesi esteri e che desiderano viaggiare. Viene loro garantito vitto e alloggio nelle fattorie biologiche e, in cambio essi contribuiscono al lavoro. Si realizza così un’interessante esperienza di convivenza e collaborazione; uno scambio di saperi che rallegra e riempie le giornate.
Vi è una collaborazione anche con scuole d’agraria per stages che possono essere effettuati nell’Azienda biologica e con Enti per l’inserimento di persone diversamente abili.





